Per prenotarti al webinar a numero chiuso clicca su questo link per ricevere l’invito all’evento
“Il proiettile M16 va a 3516 chilometri orari è molto più veloce del suono perciò se ti sparano al cuore non senti il proiettile che ti uccide”. Questa è la prima affermazione di Tokyo la bella e maledetta protagonista della Casa di Carta. La Casa di Carta serietv ed è una serie spagnola in onda su Netflix è composto da quattro stagioni. Ogni personaggio è un mondo a parte delineato in una maniera tale che qualsiasi spettatore possa riconoscersi più o meno consapevolmente. Il girato è fatto in modo da costringerti a seguire tutte le azioni, i pensieri e le emozioni dei personaggi e la loro psicologia è così ben delineata e dettagliata che il loro comportamento ne appare soltanto una conseguenza di una programmazione elaborata a tavolino da grandi scrittori, sceneggiatori e perché no, psicologi e comunicatori. Allora perché non usare una serietv come strumento di terapia strategica e psicologica? Questo è stato il progetto che ha motivato la sottoscritta e il collega e amico il lifecoach Nello Di Mauro: come utilizzare le serietv per scoprire i propri talenti, migliorare la comunicazione, riflettere sui meccanismi di difesa che ci fanno esprimere e comportare in maniera ripetitiva, stereotipata, trovare soluzioni per problemi della nostra vita quotidiana. Così è nato il primo webinar I Talenti della Casa di Carta in onda il 3 maggio alle ore 18.00 sulla piattaforma Zoom. Si tratta di un metodo che noi stessi in prima persona abbiamo utilizzato sia nella vita privata che nel lavoro. È un metodo appassionante, intuitivo, brillante, e in qualche modo divertente, come se fosse un gioco di vita, come se fosse il viaggio dell’eroe, dove gli eroi siamo noi stessi, abituati a non vivere la vita come viene ed esercitare il potere di decidere di modificarla secondo parametri che ci sono più consoni più adatti a viverla meglio, in maniera più costruttiva e prolifica.
I personaggi della Casa di Carta sono tanti e possiamo dividerli in due squadre: i rapinatori rinchiusi dentro la zecca di stato di Madrid e le forze dell’ordine al di fuori della Casa di Carta. Unica eccezione il professore che è la mente dell’operazione che si trova al di fuori ma che partecipa in ambedue le squadre, all’insaputa delle forze dell’ordine. Non possiamo effettuare una cesura tra buoni e cattivi poiché per come si sviluppa la storia ogni personaggio ha le sue zone di luce e le sue zone di ombra, sia tra i criminali che tra i poliziotti. E non è possibile tracciare una linea di confine anche all’interno della Casa di Carta perché oltre i criminali ci sono pure gli ostaggi. I nostri criminali convocati non hanno famiglia, tranne Mosca che si porta suo figlio Denver, e gli altri due Helsinki e Oslo cugini, non hanno niente da perdere e sono isolati. Sono in otto più il professore da cinque mesi in una tenuta di campagna. Sono un gruppo anonimo chiamato tramite nomi di città che ci ricordano anche un gruppo da dipendenza alcolica con i loro 12 passi. È un gruppo già formato che in qualche modo ha avuto un’Alterazione della personalità e una Perdita dell’identità individuale secondo la teoria dell’Istituzione Totale di Goffman. Quando l’istituzione totale e le sue trasformazioni verranno riportate all’interno della nuova istituzione totale della Casa di Carta, assisteremo a nuove trasformazioni, lo sfaldamento del gruppo iniziale di fronte ad uno scopo sovraordinato, che è quello di fabbricarsi in proprio una quantità di denaro infinita: due miliardi e quattrocento milioni di euro, non tracciabili. Nessuno ruba niente a nessuno e il senso dell’operazione sembra più un moto di ribellione individuale e una rivoluzione collettiva, rispetto alla carta moneta che lo stato, anzi che ogni stato produce per sé e che vende a caro prezzo ad ogni cittadino usando il suo tempo-lavoro e il suo tempo di vita su questa terra. Visto così anche i nostri pregiudizi nei confronti dei criminali devono modificarsi per forza, in quanto il professore ha ordinato agli otto criminali di non uccidere nessuno, questa manovra sicuramente per conquistare il favore del pubblico, dei mass media, che a poco a poco li vedrà come degli eroi, capovolgendo l’etica e la morale del rispetto sociale delle regole. Quindi ricapitolando: i gruppi sono quattro: i rapinatori, gli ostaggi, le forze dell’ordine, e gli spettatori. Due gruppi stanno dentro l’istituzione totale e due gruppi stanno fuori. Avverranno poi delle “conversioni” determinate primariamente dall’amore, dalle relazioni sentimentali e dalle relative vendette e ritorsioni; cambieranno le dinamiche di capi e sottocapi, alleanze e inimicizie, tradimenti e fedeltà sottoforma di imprevisti e probabilità. Per questo in copertina abbiamo deciso di metterci la faccia lui il professore è Nello Di Mauro lei l’ispettore Lisbona è Susanna Basile.
Di seguito le foto dei rapinatori e una brevissima presentazione
Tokyo bella e maledetta
Una personalità fortemente instabile: dal comportamento alla sfera affettiva. Non riesce a controllare i propri impulsi e spesso si comporta in maniera pericolosa per sé e per gli altri. Passa tra il bisogno di dipendenza e l’insofferenza nei legami sentimentali: affetta da un disturbo di personalità borderline anche per le relazioni interpersonali che sono instabili e ambivalenti.
Berlino affascinante e crudele
È a capo dell’operazione. È un narcisistico manipolatore privo di empatia. Le caratteristiche del disturbo narcisistico di personalità sono la manifestazione di un senso grandioso del sé, della propria importanza e del proprio valore. I narcisisti spesso si percepiscono come unici e insostituibili e necessitano di un bisogno di continuo di conferme dal proprio pubblico.
Denver il disadattato e il padre Mosca l’invischiato
Denver soffre del suo essere considerato poco intelligente e scaltro. Droghe, denti e costole rotte, è il re delle risse. Non sa fare niente e se ne vanta.
Il padre Mosca per aiutarlo lo porta con sé nella rapina per farlo restare fuori dai guai. Si sente responsabile sia della sua vita malsana e sia dell’educazione che gli ha impartito: è vero, non ne ha fatto un bravo “criminale”. La rapina servirà per il riscatto morale della loro situazione. Sa usare qualsiasi macchinario industriale.
Nairobi la donna del controllo qualità
Inizia la sua carriera a 13 anni falsificando denaro. È abituata ad arrangiarsi nella vita per tirare avanti. È una persona leale, di cui ci si può fidare ha senso pratico ed è un ottimo capitano di squadra.
Rio il fidanzato segreto di Tokyo
È chiamato il Mozart dei computer, per tutte le altre cose è come se fosse nato ieri.
Oslo ed Helsinki
Soldati Serbi, un squadra d’assalto ben formata ma poi sotto sotto sono dei teneroni e orsacchioni, forse pensano, ma nessuno lo sa!
L’amore dicevamo che trascinerà tutti senza una ragione apparente verso la distruzione o verso la rinascita sarà il trade union dei due conduttori…il professore e l’ispettrice Lisbona.