Immerso tra le affascinanti colline della Vallée du Rhône, il Domaine de la Mordorée è molto più di una cantina vinicola: è una storia appassionante che ha inizio nel lontano 1986 grazie alla visione e alla dedizione di Francis Delorme e di suo figlio Christophe. E il suo cui Tavel, Châteauneuf-du-Pape, Lirac, Côtes-du-Rhône, Vin de France e Condrieu, abbracciando un vigneto di ben 60 ettari, suddiviso in 40 parcelle distribuite in 8 comuni. In un arco di tre decenni, Christophe Delorme, mosso da una vera “Amour de la terre” – un amore profondo per la terra – ha portato il Domaine de la Mordorée tra i più grandi della regione. Oggi, con la gestione di Madeleine Delorme, la moglie di Christophe, e della loro figlia Ambre, la cantina mantiene viva la passione, continuando il lavoro iniziato da Christophe insieme alla squadra da lui formata. Il nome “La Mordorée”, poeticamente ispirato alla beccaccia, è accompagnato da quattro cuvées, ognuna portatrice di un nome che incarna l’anima delle loro etichette distintive: “La Remise” – Vin de France “La Dame Rousse” – Lirac e Tavel “La Dame voyageuse” – Châteauneuf du Pape “La Reine des Bois” – Châteauneuf-du-Pape, Lirac, Tavel. La scelta di condurre il vigneto con due metodi distinti, il gobelet per le vigne più antiche e il cordon de Royat per quelle più giovani, riflette una consapevolezza unica del territorio e delle sue esigenze.
La vigna, per il Domaine de la Mordorée, è molto più di un terreno coltivato; è un delicato ecosistema da preservare. La densità di lombrichi, indicatore di salute del suolo, è parte integrante di un approccio alla viticoltura che promuove la biodiversità e minimizza l’impatto ambientale.
La presenza d’erba tra le vigne non è solo tollerata, ma accolta come segno di salute del suolo, proteggendo dal rischio di erosione e favorendo la presenza di predatori naturali degli insetti dannosi.
La vendemmia è un’operazione totalmente manuale, un tributo alla delicatezza richiesta per trattare i grappoli con la massima attenzione. I vendemmiatori seguono scrupolosamente le istruzioni per raccogliere solo il meglio, con un secondo controllo effettuato da esperti prima della vinificazione. Oltre cento controlli di maturità vengono eseguiti prima e durante le vendemmie, garantendo che ogni parcelle sia raccolta al momento ottimale.
La vinificazione è il punto in cui la tecnologia incontra l’arte, e al Domaine de la Mordorée, è un’arte segreta. Il rispetto per la natura guida le scelte della cantina, con l’obiettivo di far emergere le sublimità dei terroir della Vallée du Rhône senza l’uso di artifici. La fermentazione è seguita attentamente attraverso controlli regolari e analisi.
L’attenzione alla qualità inizia nei vigneti con la ricerca di uve perfette, mature e sane. La vinificazione è mirata a creare vini concentrati, con tannini armoniosamente fusi in una struttura densa, permeati di frutta e godibili giovani, ma con il potenziale di invecchiare per lungo tempo, rivelando la complessità del terroir nel corso degli anni.
Châteauneuf-du-Pape “La Reine des Bois” 2021 Domaine de la Mordorée
“La Reine des Bois”, un’epica cuvée del Châteauneuf-du-Pape del Domaine de la Mordorée, incarna l’essenza della grandezza vinicola. Questo vino storico si distingue per la sua densità e la sua bella concentrazione, con aromi di frutta matura e una potenza sorprendente in bocca. Una vera opera d’arte, composta da Grenache, Syrah, Mourvèdre, Counoise e Vaccarèse, le cui vigne si ergono su terreni certificati Biologici e Biodinamici, abbracciando il caratteristico Plateau de la Crau, ricco di suoli argilo-silicei punteggiati da ciottoli levigati. La vinificazione avviene seguendo metodi Biologici e Biodinamici, con lieviti indigeni e l’uso limitato di solfiti, accompagnata da processi di eraflage, foulage e una lunga macerazione, che può protrarsi fino a 30 giorni, il tutto sotto un rigoroso controllo delle temperature. Dopo questa fase, il vino riposa, con il 20% in barrique e l’80% in cuve, assumendo una sontuosa tonalità rubino scuro. Al naso si aprono suggestioni di frutti rossi e neri, violette, liquirizia, che evolvono in note di cuoio e tartufo. In bocca, è un’esperienza avvolgente, con una consistenza concentrata, untuosa e una finale lunghissima, ricca di frutta e liquirizia. Perfetto abbinato a carni rosse, piatti in salsa, selvaggina e formaggi a pasta molle. DENOMINAZIONE: Châteauneuf-du-Pape AOC REGIONE: Valle del Rodano (Francia) VITIGNI: Grenache, Syrah, Mourvèdre, Counoise, Vaccarèse.