Natacha Chave proviene da una famiglia con una lunga tradizione vitivinicola. Suo padre, Bernard Chave, è un noto produttore di vino nel Rodano settentrionale, e suo fratello, Yann Chave, gestisce un’azienda vitivinicola nella regione di Crozes-Hermitage. Natacha ha iniziato la sua carriera come enologa nel 2004, dopo aver completato gli studi in enologia e viticoltura all’Università di Borgogna.
Il Domaine Aléofane si trova nelle colline del Rodano settentrionale, una regione conosciuta per i suoi terroir unici e la produzione di vini di alta qualità. Il terreno è composto principalmente di granito e scisti, che conferiscono ai vini una mineralità distintiva e una struttura solida. Il clima è continentale, con inverni freddi e piovosi e estati calde e asciutte. Queste condizioni sono ideali per la coltivazione della Syrah, il vitigno principale utilizzato nella produzione dei vini di Natacha.
Il Domaine Aléofane possiede circa 5 ettari di vigneti, situati principalmente nelle aree di Saint-Joseph e Crozes-Hermitage. I vigneti di Natacha sono coltivati seguendo i principi dell’agricoltura sostenibile, con un forte impegno per la preservazione dell’ambiente e del terroir. L’uso di pesticidi e prodotti chimici è ridotto al minimo, e le viti sono allevate con metodi tradizionali, come la potatura a Guyot doppio e l’allevamento su spalliera. Natacha crede fermamente nella produzione di vini che esprimano il carattere unico del terroir e delle annate. Per raggiungere questo obiettivo, presta particolare attenzione alla maturazione delle uve e alla vinificazione. I vini sono fermentati con lieviti indigeni e maturati in barrique di rovere francese per un periodo che varia da 12 a 18 mesi, a seconda dell’annata e della cuvée.
Il Domaine Aléofane produce principalmente vini rossi a base di Syrah, con una gamma di vini che spazia dai più accessibili e fruttati a quelli più complessi e strutturati, adatti all’invecchiamento.
Aléofane Saint-Joseph, un vino rosso elegante e profumato, con note di frutta rossa, spezie e mineralità. Ha una buona struttura e un’ottima capacità di invecchiamento.
Aléofane Crozes-Hermitage, un vino rosso più morbido e fruttato, con aromi di mora, pepe nero e liquirizia. È un vino più accessibile, adatto anche a un consumo giovane.
Il Crozes-Hermitage Aleophane è un vino rosso monovarietale prodotto esclusivamente con uve Syrah. Questa varietà di uva è originaria della regione del Rhone e conferisce al vino le sue caratteristiche distintive, tra cui un’ottima struttura, una buona concentrazione di tannini e un bouquet aromatico profondo. Al naso, presenta un bouquet aromatico complesso e profondo, con note di frutti rossi e neri (come lamponi, ribes nero e prugne), spezie (pepe nero e noce moscata), erbe aromatiche e un tocco di mineralità. In bocca, il vino è elegante e persistente, con sapori che richiamano le note olfattive e una lunga, piacevole persistenza aromatica.
Situato nella regione della Vallée du Rhôn (Valle del rodano) settentrionale in Francia, il vigneto di Crozes-Hermitage si estende su un’area di circa 1.600 ettari.
Vallée du Rhône
Questo importante vigneto situato nel sud della Francia è spesso qualificato come Côtes-du-Rhône ed è composto da due settori geografici molto distinti fra loro sia come terroirs, sia come vitigni coltivati che come vini prodotti. Il Vigneto Settentrionale con le Appèllations Côte-Rôtie, Condrieu, Château-Grillet, Saint Joseph, Cornas, Saint Péray. Hermitage, Crozes-Hermitage e Diois e il Vigneto Meridionale con un’unità geografica più marcata che in quello settentrionale, si estende su terroirs estremamente variegati e complessi nati dalla convergenza delle alluvioni del fiume e dei suoi affluenti alpini, dove numerosi vitigni molto diversi fra loro ci offrono vini dalle caratteristiche peculiari ed interessanti. A differenza del vigneto settentrionale che forma una lunga fascia lungo il Rodano, il vigneto meridionale forma una sorta di cerchio attorno alla città di Orange. L’assortimento varietale di quest’ultimo è il più complesso di Francia. Per la maggioranza i rossi e i rosé sono composti da Grenache Noir che porta corpo e calore, dallo Syrah e il Mourvèdre che rinforzano l’acidità e il colore così come dal Cinsaut ideale per il Rosé e il Carignan forse il meno significativo tra le varietà. Per i vini bianchi si utilizza la Clairette, la Grenache Blanc, il Bourboulenc, il Marsanne e il Roussanne. Qui abbiamo cinque Appéllations: Châteauneuf-du-Pape, Gigondas, Vacqueyras, Lirac e Tavel. Tavel è sul confine con il Rodano e la Languedoc è l’unica denominazione interamente dedicata ad un rosato che è ricco e complesso e non riflette in alcun modo l’immagine tradizionale dei rosati “da sete” della Côtes-du-Rhône o della Provenza, ma è incontestabilemte classificato fra i più grandi vini di Francia. Lirac, denominazione situata nel dipartimento di Gard, una volta era rinomata per i suoi vini rosati più grassi e generosi di quelli della vicina Tavel, adesso, invece, produce vini bianchi, floreali e fruttati con una bella persistenza in bocca e dalla tipicità regolare e rossi di buon corpo che possono essere lasciati invecchiare. Gigondas, situata ai piedi delle Dentelles di Montmirail nel comune di Vaucluse, produce vini rossi potenti e corposi, ricchi e speziati molto interessanti anche se meno famosi di quelli della vicina Châteauneuf-du-Pape, fiore all’occhiello del patrimonio viticolo della Valle del Rodano meridionale, è uno dei più grandi Crus francesi. Vacqueyras si dipana lungo le rive del fiume Ouvèze. Qui si producono principalmente vini rossi, qualche rosato e pochi bianchi. I vini sono meno rinomati dei più noti Châteauneuf-duPape e Gigondas anche se possono anch’essi, se lavorati correttamente, donare degli stimoli interessanti.