Domani caldo permettendo, ponte del 2 giugno permettendo, Pentecoste permettendo, presenteremo il mio primo saggio di sette su La Mela d’Oro- Primo Chakra.
Sulla prima parte del titolo tutti d’accordo: si parla di Adamo ed Eva quindi la Mela d’Oro ci sta, ma che cosa c’entrano i chakra? Per chi non sapesse cosa siano i chakra vi diciamo subito che li abbiamo tutti, che sono dei centri di energia fisica, fisiologica, e spirituale che corrispondono alle ghiandole endocrine, e quindi anche se chakra è un nome indiano, vi assicuriamo che le ghiandole nel corpo ce le hanno pure loro, solo che le chiamano in un altro modo. Appunto chakra.
In questi anni abbiamo pure scoperto che la lingua base dell’italiano o meglio ancora del siciliano, abbiamo proprio le prove scientifiche, è il sanscrito e che quindi tra il fico d’India il marranzano e il vulcano Etna siamo molto più indiani di quello che sembra. Senza contare poi che la Via delle Spezie e della Seta durante il Medioevo veniva proprio da lì, Cina e Tibet compreso e che lo stesso Dante aveva trascritto la Divina Commedia che ispirandosi al suo Maestro Brunetto Latini che è c’era stato proprio in India e aveva portato delle icone favolose. Ma questa è un’altra storia e sto divagando, torniamo a noi.
Secondo sedicenti amanuensi la storia di Adamo ed Eva non è quella che è che almeno un significato ce l’ha, no peggio in un sedicente blog ve la spiegano più o meno così:
“Eva e Adamo sono considerati dai cattolici i progenitori di tutto il genere umano. La loro storia ci viene raccontata fin da quando siamo bambini, ed è bella e terribile, perché racconta dell’immenso amore di Dio, che scelse di creare queste due creature speciali per far loro dono del mondo meraviglioso appena scaturito dalle sue mani, ma racconta anche del peccato originale e di come il primo uomo e la prima donna delusero il loro Padre, meritando di essere cacciati dal suo Paradiso”.
- Immenso amore di Dio
- Dono creazione mondo e creature
- Peccato originale
- Delusione padre
- Cacciati dal Paradiso
Già così com’è c’è tanta roba che poi troviamo in terapia: approvazione genitore maschile Dio, veramente anni di terapie, malattie psicosomatiche legate al senso di colpa del peccato generico.
“Concetti come il peccato originale e la mela del peccato hanno condizionato e regolato la vita di innumerevoli uomini e donne nel corso dei millenni, e ancora oggi noi viviamo il retaggio di quella colpa, di quel marchio d’infamia che ha segnato l’umanità tutta, e che solo il sacrificio di Gesù ha potuto rimettere in discussione”.
- “Peccato” non si fa menzione nella Genesi quindi è un’invenzione postuma tant’è che gli Ebrei che usano la stessa Bibbia in Ebraico, che la nostra è tradotta dal greco, il peccato non ce l’hanno
- La mela non esiste proprio poiché gli alberi che sono due sono entrambi senza frutto: l’unico albero che viene citato è quello di fico di cui loro due, Adamo ed Eva usano le foglie per coprirsi
- Il sacrificio di Gesù non ha nessuna correlazione con la Genesi
- “Retaggio di colpa e marchio d’infamia” termini che saranno eliminati col battesimo cioè un’iniziazione alla religione cristiana di cui Adamo ed Eva essendo figli di Dio dovevano già farne parte
Altri 4 buoni motivi per altri 20 anni di terapia.
“E Dio disse: “Facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra”.
Postilla poi condannò il Serpente “a strisciare, ma se già strisciava prima? Ma allora non era un serpente era un altro essere?
Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò. Dio li benedisse e disse loro: “Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra; soggiogatela e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente, che striscia sulla terra” (Genesi 1,26-28)
Esiste tuttavia nella Bibbia una seconda versione di questo stesso episodio:
“Così l’uomo impose nomi a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli del cielo e a tutte le bestie selvatiche, ma l’uomo non trovò un aiuto che gli fosse simile. Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull’uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e rinchiuse la carne al suo posto. Il Signore Dio plasmò con la costola, che aveva tolta all’uomo, una donna e la condusse all’uomo”. (Genesi 2,20-22)
- Era un Dio piuttosto impreciso se prima li ha creati maschio e femmina e poi
- Ha creato solo Adamo che lamentandosi della solitudine lo addormenta e dalla costola (pessima traduzione) crea la donna Eva
- Fecondi e moltiplicatevi però facendo così fate peccato (che non c’è scritto da nessuna parte)
- E poi c’è un “questa volta” la facciamo dalla costola, quindi vuol dire che c’era stato un altro tentativo di fare la femmina, la famosa Lilith, noi cattolici l’abbiamo eliminata, gli ebrei ce l’hanno ancora e l’hanno trasformata in demone.
- Forse che il Serpente era la Lilith che voleva iniziare Eva?
Anche qui altri 20 anni di terapia anche per peccati sessuali che essendo nati tutti da una coppia e i loro figli siamo tutti di origine incestuosa: per questo siamo tutti un po’ difettosi.
Il sito poi continua e consiglia di raccontare ai bambini la storia, piena di peccati mortali infamanti così:
“Dio è così buono da aver deciso un giorno di creare un giardino meraviglioso. Lo riempì di piante, fiori, animali di ogni tipo, e sopra di esso distese il cielo, con il sole, la luna, le stelle. Quando ebbe finito, creò il primo uomo, Adamo, e la prima donna, Eva, e a loro volle regalare questo Paradiso terrestre. Adamo ed Eva sarebbero stati liberi di andare dove volevano, in quel mondo dove non esistevano dolore, malattie, morte, e di mangiare tutti i frutti che nascevano sugli alberi del giardino, tranne le mele dell’albero che sorgeva al centro di quest’ultimo.
Nonostante le raccomandazioni di Dio, Eva si lasciò tentare da un serpente malvagio, che le disse che i frutti di quel grande albero le avrebbero permesso di comprendere la differenza tra bene e male. Eva prese un frutto dall’albero proibito, lo mangiò e lo offrì ad Adamo.
Dio scoprì subito la loro disobbedienza, e ne soffrì moltissimo. Lui aveva fatto tutto per loro, aveva creato un paradiso e lo aveva donato senza chiedere nulla in cambio. Per punizione li mandò via dal Paradiso terrestre e condannò al dolore e alla morte loro e tutti i loro discendenti”.
Tutto questo affinché “far comprendere loro la gravità della disobbedienza di Adamo ed Eva, che hanno mangiato la mela nonostante Dio avesse ordinato loro di non farlo, lasciandoli tuttavia liberi di nutrirsi di tutti gli altri frutti bellissimi e saporiti che abbondavano nel Giardino dell’Eden. Per sottolineare questo punto potrà essere utile tracciare un paragone con le disobbedienze dei bambini stessi, che sfuggono ai doveri e alle raccomandazioni dei genitori. Doveri e raccomandazioni pronunciati sempre e solo per il loro bene”.
Bene questo è un estratto del 2019 di un qualunque blog che si esprime sulla nostra storia. Che veramente potrebbe essere ciò che è stato narrato da secoli ai bambini e bambine dai 3 ai 5 anni. Storie che ci segnano e da cui non ci riprendiamo più.
Ma se sei dell’avviso che ancora qualcosa si possa fare e sei sopravvissuto o sopravvissuta a questa “meravigliosa invenzione” allora devi per forza venire alla presentazione di domani 5 giugno alle ore 18.00 da Zo a Catania.
A proposito del 5 giugno 2022 la Pentecoste
Questa immagine di discesa dall’alto dello Spirito e di trasfigurazione del corpo è presente in tutte le tradizioni religiose sotto diverse forme associate ai significati del fuoco. Nella tradizione cristiana gli apostoli si aggregano in una stanza superiore dove hanno l’apparizione folgorante del Cristo in gloria. Discesi tra gli uomini essi sono in grado di parlare ad ognuno con il linguaggio che gli appartiene, essi sono diventati cioè uno nella molteplicità. Essi hanno ricevuto il potere supremo di legare e di sciogliere, il fuoco dello spirito ha trasfigurato la carne e la mente, punto di contatto dell’umano col divino, che è divenuta ricettacolo dell’assoluto, capace di ricevere di continuo informazioni e di trasmetterle con la velocità della luce, costante con cui si misura l’Universo.
Proprio il superamento della croce spazio-tempo-materia è il significato pregnante della Pentecoste. Lo Spirito Santo che scende dal cielo è Fuoco che purifica, rigenera e trasfigura liberando il sottile dallo spesso, è alito divino che soffia dove vuole, suono primigenio che scuote i corpi con una vibrazione sottile e potente la quale arriva ad attraversare i petali dei fiori così come le montagne più alte e massicce.